Poeti con chi sta in corsia....

March 26, 2020 10:41

I poeti prendono la penna in mano e questo basta. E’ il loro modo di dipingere l’attimo, tanto più adesso, quando al solo pronunciare la parola “COVID-19” la mascella di chiunque si serra.

E i poeti hanno ricominciato a scrivere perché le parole hanno il potere di far vedere agli occhi, di far arrivare suggestioni alle nostre orecchie e di cambiare perfino il ritmo del nostro cuore.

Fermiamoci ad ascoltare i sentimenti che in questi giorni si rincorrono nel nostro animo, sono tanti, sono spesso emozioni contrastanti che ogni volta vengono a sussurrarci qualcosa di quello che stiamo vivendo, non è giusto dire buone o cattive perché hanno sempre qualcosa da insegnarci.

Nella poesia troviamo quel abbecedario che ci educa ad ascoltare e ad ascoltarci.

Nel Codice Deontologico si parla della relazione, della relazione che cura, in particolare nell’articolo 4:

“Nell’agire professionale l’Infermiere stabilisce una relazione di cura, utilizzando anche l’ascolto e il dialogo. Si fa garante che la persona assistita non sia mai lasciata in abbandono coinvolgendo, con il consenso dell’interessato, le sue figure di riferimento, nonché le altre figure professionali e istituzionali.

Il tempo di relazione è tempo di cura.”

Credo non sia una forzatura pensare che, visto le misure restrittive che hanno ridefinito il modo in cui possiamo entrare in relazione sia con i colleghi sia con i pazienti, si possa pensare alla scrittura come a una modalità tutta da valorizzare per entrare in relazione, potente e rassicurante. Quasi come una carezza o un abbraccio.

In questi giorni all’Opi di Udine sono arrivati i contributi di alcuni poeti che abitano in regione, come se potessero per un attimo divenire poeti in corsia per definire quegli istanti che costituiscono un turno in reparto durante il quale operatori e pazienti sono i protagonisti di ogni singolo minuto, con le loro paure, con i loro desideri, con il loro abitare un microcosmo fatto di emozioni ed azioni.

L'OPI di Udine ha chiesto al poeta Antonello Bifulco di Aquileia, sposato con un'infermiera, di provare a comporre una poesia da dedicare agli infermieri. Le sue bellissime frasi sono state da traino ad un gruppo di importanti Poeti suoi conoscenti, che hanno voluto dedicare altri passi alla nostra Professione. Immergiamoci assieme nella lettura e nella meditazione nei brani dedicati a Noi Infermieri. Se conoscete Poeti che vogliano contribuire con propri pensieri, potete segnalarli a questo indirizzo mail info@opiudine.it