Un nuovo lock down, diverso e forse non previsto
January 18, 2022 16:34
Come ormai saprete il Governo ha inserito l’obbligo vaccinale per gli over 50 andando ad ampliare la platea dei destinatari e restringendo ulteriormente gli ambiti di utilizzo del Green Pass basic.
Di pari passo dal dicembre scorso gli Ordini professionali stanno applicando il DL 172 /21 che a breve verrà convertito in Legge dello Stato con importanti modifiche al testo ancora in vigore. Tocca ora quindi agli Ordini ogni procedura di valutazione, differimento, sospensione o reintegro in servizio, dei professionisti iscritti ai rispettivi Albi.
Qualcuno teme che questo possa creare nuovi problemi organizzativi in sanità, ma forse è solo una sensazione. Ogni giorno riceviamo comunicazioni da parte di irriducibili colleghi No-Vax con il tentativo di esprimere le ragioni delle loro scelte sull’obbligo vaccinale. Alcuni di questi si spingono anche un po altre il limite rappresentando un’immagine un po distorta della nostra professione. Questo lo comprendiamo. Come possiamo anche rispettare ogni scelta. Vorremmo anche che, con il medesimo spirito, si rispettasse il ruolo rivestito dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Udine, che come Ente sussidiario del Stato è chiamato a far rispettare le regole imposte dal legislatore. Proprio su quest’ultimo aspetto vogliamo precisare, in modo fermo, che non c’è nulla di personale in quello che siamo tenuti ad applicare. Non era di sicuro una nostra volontà quella di accollarci questo nuovo importante fardello.
Le scuole tentano una ripartenza dopo le vacanze natalizie ma sono quotidianamente alle prese con l’aumento dei contagi, il calo dei docenti, l’indecisione delle Regioni sulla Dad non Dad, aperture in presenza o posticipi dei rientri, come se fossero delle partite di calcio in balia dei diritti televisivi.
Le piccole e medie industrie stanno rilanciando le loro attività pur anche loro alle prese con il problema dei contagi e del Green Pass lavorativo. Lo sport vacilla su ogni fronte, il tema dei trasporti, dei controlli e delle assenze del personale viaggiante per l’aumento dei contagi o per le mancate vaccinazioni si fa sentire sempre di più con la riduzione delle linee e delle corse del trasporto publico locale e nazionale.
Allo stesso tempo si osserva un incremento del PIL mai visto da molti anni ed un continuo aumento dell’inflazione quasi come se ilCovid ci avesse riportato agli anni 70/80 in pochi mesi di tempo. Solo gli stipendi non crescono così velocemente come un tempo. Chi non ricorderà gli effetti della scala mobile.
La sensazione è che si stia vivendo questa quarta ondata con nuove incertezze e con nuovi quesiti da risolvere. L’economia cresce e l’Italia sta ritornando un’osservata speciale in tempo di crescita. Siamo osservati speciali anche sul piano politico e non solo per le prossime elezioni del Capo dello Stato e sulla durata del Governo, ma anche e soprattutto per le scelte e le decisioni prese nella gestione di questa quarta pandemia.
Una continua incertezza quindi su molti temi. Speriamo solo che non ci sia un continuo aumento delle infezioni causate dalle nuove varianti che se con le vaccinazioni si riescono a modificarne gli esiti, i contagi e le positività potrebbero non garantire all’economia di proseguire spedita a gonfie vele.
Rischiamo quindi di subire un lock down inverso, non imposto per legge ma per volontà delle varianti e dei contagi non previsto dall’economia, dai mercati e dalla politica e che potrebbe dare esiti imprevisti e di difficile gestione.